Pronti, attenti, via: la nuova stagione scatta il 25 luglio
Primo contatto ufficiale fra Prima Squadra, Juniores e Staff Tecnico nella serata di martedì 12 luglio 2016. Un incontro per iniziare a scaldare i motori in vista della nuova stagione che scatterà lunedì 25 luglio con la prima seduta d'allenamento fra le mura dello stadio "Comunale" di Mori. Impegno, rispetto e sacrificio sono stati i punti sui quali si sono concentrati gli interventi del presidente Luigi Bertolini, del direttore sportivo Pietro Addeo e del nuovo tecnico Marco Martini. Si prospetta un mese davvero impegnativo per i giocatori tricolori che affronteranno diverse gare amichevoli fra le quali non mancherà il consueto ed apprezzato "Torneo Città di Mori", giunto alla sua 24esima edizione.
"Vogliamo metterci alle spalle una retrocessione davvero amaro per tutti - ha spiegato il diesse Addeo - e da maggio abbiamo lavorato sodo per la costruzione della prima squadra. I proclami li lasciamo ai giornali, dovremo concentrarci su noi stessi e dare sempre il massimo in ogni partita. Il campo, come sempre, dirà quanto valiamo veramente, ma la forza e la coesione del gruppo saranno di certo decisivi".
"L'attesa sta per finire - ha esordito mister Martini - e pure noi dello staff non vediamo l'ora di cominciare. La società ha lavorato tantissimo e sicuramente ci sono tutti i presupposti per fare bene. Chiaramente dai giocatori più esperti ci aspetteremo qualcosa in più, ma per puntare in alto anche i giovani della rosa avranno un ruolo chiave e dovranno saper mettere un piccolo, ma decisivo, mattoncino".
"C'è tanta voglia di ripartire e cancellare una stagione a dir poco complicata per la prima squadra - ha analizzato il presidente Bertolini -. Mi aspetto impegno ed attaccamento alla maglia nella speranza che si torni a vedere un gioco in grado di divertire i nostri tifosi. Ricordo a tutti, infine, che il campionato Juniores Elite resta un torneo competitivo, interessante e, soprattutto, divertente. Un punto d'arrivo, ma anche un nuovo punto di partenza. Si tratta di un'età in cui lo studio assume un'importanza vitale per il futuro ed è giusto che i ragazzi si possano ancora divertire, senza forzare le tappe!".