Mori Santo Stefano
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La scomparsa di un caro amico: Nilo Bertolini

"Venerdì 26 giugno 2015, dopo lunga malattia, è scomparsa una persona che tanto ha fatto per lo sport a Mori: Nilo Bertolini. Per ricordare l’amico Nilo torno con la memoria a circa 50 anni fa quando a Mori non si sapeva neanche cosa fosse il calcio giovanile. Fu una sua brillante idea quella di organizzare un torneo estivo in notturna al quale presero parte tutti i giovani delle frazioni della borgata. Il successo fu notevole e sull’entusiasmo di questa organizzazione – sempre per merito di Nilo e di alcuni amici – si fondò il Gruppo Sportivo Santo Stefano. Nilo poteva contare su alcune persone che collaboravano con entusiasmo alla sua iniziativa: primo di tutti il cappellano di allora don Flavio Dalle Fratte e di Carlo Chizzola che poi divenne il suo braccio destro. La nuova società iniziò con due squadre di ragazzi nati negli anni 1946/47/48. A quel tempo non c’era ancora il settore giovanile della Figc e pertanto ci si appoggiò al Centro Sportivo Italiano che organizzava più di tutto tornei a carattere locale. Particolarmente sentita la rivalità con l’Aurora di Borgo Sacco. Ma il vero successo dell’iniziativa si ebbe pochi anni dopo quando il 26 dicembre 1964 (alla presenza di oltre 200 tifosi moriani) il G.S. Santo Stefano diventa campione provinciale. Un aneddoto per illustrare il carisma di Nilo nel dirigere le sue formazioni. In quella occasione Nilo pensò bene di distribuire le maglie con i numeri dei difensori agli attaccanti e viceversa. I ragazzi dell’Anaune (che a quel tempo marcava ad uomo) non ci capiroro granchè e la gara finì con un secco 4 a 0 per la S.Stefano. Nella primavera seguente si vinse anche il titolo regionale con l’Oltreisarco di Bolzano sempre con il mister stratega di tipo Herreriano. Ma il bello venne poi con la disputa delle finali nazionali. Noi eravamo abbinati alla squadra campione del Friuli Venezia Giulia. La Sangiorgina di S.Giorgio di Nogaro una delle formazioni giovanili migliori dell’Alta Italia. Nella partita di andata giocata sul vecchio campo di Mori con un catenaccio da far paura si riuscì nell’impresa di vincere per 1 a 0. Durante la settimana seguente l’officina di Nilo si trasformò in un quartiere segreto per studiare tutte le mosse da prendere in occasione della gara di ritorno. Partenza al sabato (come le grandi squadre) con il pullman. La notte si dormì poco anche perché la maggior parte dei giocatori non aveva mai dormito in albergo. Si può dire che la partita era già persa in partenza. I ragazzi di Nilo solo a vedere il campo di gioco in erba, gli spogliatoi e le scarpe da gioco degli avversari – con tacchetti intercambiabili – si spaventarono a morte. Il risultato infatti fu di 6 a 0. Ricordo ancora la sagace battuta di Nilo durante il ritorno “siamo andati a Sangiorgina e ne abbiamo presi una mezza dozzina”. Nilo, nonostante il suo impegno lavorativo (era un eccellente artigiano al tornio di precisione) e gli impegni famigliari ha continuato per alcuni anni a dirigere le squadre del S.Stefano ed, in seguito, a dare consigli a tutti. Con la dipartita di Nilo tutta Mori perde una persona che tanto ha fatto per la comunità. Da parte
nostra ti auguriamo di trovare un ambiente sereno che ti accolga e ancora tanti giovani a cui insegnare a giocare a calcio. Ai famigliari le più sentite condoglianze".
Corrado Tonetta
Segretario dell’allora Gs S.Stefano

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